http://www.pupia.tv - Bologna - Irregolarità sia di natura amministrativa che penale. Queste le motivazioni che hanno portato al sequestro di oltre quaranta tonnellate di prosciutto crudo da parte dei carabinieri del Nas: tre le persone denunciate. <br /><br />I militari hanno infatti ispezionato diverse aziende nelle province di Bologna, Modena e Parma e in particolare, l’amministratore delegato di una azienda operante nel settore della produzione, lavorazione e commercializzazione di prosciutti nella provincia di Parma, è stato denunciato perché “ritenuto responsabile dei reati di frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione per aver detenuto, posto in vendita e commercializzato scarti di lavorazione e prodotti in cattivo stato di conservazione che, invece di essere avviati allo smaltimento, venivano presentati come “ritagli prosciutto stagionato”.<br /><br />Il prodotto veniva fornito alle aziende alimentari attive nella produzione di pasta ripiena e salumi, che quindi venivano ingannate sulla reale qualità del suddetto prodotto. Allo stesso modo, ai rappresentanti legali di due aziende operanti nelle province di Bologna e Modena, sono stati contestati gli stessi reati per avere, nell’ambito delle rispettive attività imprenditoriali, concorso nel sezionare, confezionare e commercializzare tranci di prosciutto crudo, che venivano etichettati e spacciati impropriamente con denominazione Dop. <br /><br />Complessivamente le attività di controllo hanno consentito di sequestrare 40 tonnellate di prosciutto crudo e ritagli di prosciutto crudo, per un valore commerciale di oltre 500mila euro; contestare sanzioni amministrative per un importo complessivo di 14mila euro; deferire all’autorità giudiziaria territorialmente competente tre rappresentanti di altrettante aziende attive nel campo della produzione, lavorazione e vendita di prosciutti e salumi. (08.06.16)