Bernie Sanders non abbandona il campo di battaglia e arriva fino alla fine, all’appuntamento con le primarie di Washington DC martedì, le ultime a chiudere il processo delle primarie. Il senatore del Vermont si prepara in ogni caso alla sconfitta e apre timidamente alla Clinton, forte del recente endorsement pubblico di Barack Obama. Per ora nessun passo indietro da Sanders in comizio a Washington dove ha anche incontrato il presidente Obama.<br /><br /> “Sarebbe straordinario se le persone qui a Washington, la nostra capitale, si alzassero in piedi per dire che la nostra nazione è pronta a una rivoluzione culturale”, dice Sanders.<br /><br /> L’obiettivo principale è, in ogni caso, evitare quello che Sanders ha definito il “disastro Trump” come eventuale presidente degli Stati Uniti. Questo orienterà il voto dei supporter di Sanders:<br /><br /> “Io voterò per il candidato del Partito Democratico a novembre, se non potrò scegliere Bernie Sanders”, commenta un presente.<br />“Anche io voto per Hilary ma è un non-voto per Trump, non è in realtà un voto per lei. Penso che abbia molto lavoro da fare”, dice una giovane. “Ogni voto per Hilary Clinton è un voto contro Trump. Non è per lei ma è contro di lui”, aggiunge un’altra.<br /><br /> Obama e Clinton, ex rivali, ora giocano in tandem. Il presidente scenderà in campo al fianco della Clinton, già partire dal prossimo mercoledì in Wisconsin.<br /><br /> “Questo è sembrato l’ultimo comizio elettorale di Sanders. Ha dato segnali più forti che mai sul fatto che è pronto ad abbandonare la corsa presidenziale, dopo le primarie di martedì prossimo a Washington DC. Questa sarebbe una vittoria del Partito Democratico contro Trump”, commenta il nostro corrispondente a Washington Stefan Grobe.<br />
