“L’imperatore Akihito ha manifestato disponibilità a una possibile abdicazione”. Sarebbe una non-notizia se non si trattasse del Giappone dove, malgrado la modernità del Paese, l’imperatore è ancora considerato di discendenza quasi divina, una specie di semidìo che non ha il diritto a dimettersi come i comuni mortali o di andare in pensione a 82 anni suonati. Perché comune mortale non è. <br /><br /> In un rarissimo intervento televisivo, seguito dai giapponesi incollati agli schermi, l’anziano sovrano ha spiegato che il suo stato di salute non gli permette più di espletare i suoi compiti. Adesso sarà il parlamento a dover recepire il desiderio del sovrano. <br /><br /> A prenderne il posto dovrebbe essere il primogenito Naruhito, che ha 56 anni e che ha atteso fino ad ora per avere aspirazioni al trono. <br /><br /> Tutto questo in assenza di una normativa specifica che disciplini il passaggio di poteri nell’ordinamento nipponico.<br />