Il governo turco punta il dito contro il Pkk per l’attentato compiuto a Van. <br /><br /> L’esplosione di un’autobomba ha provocato circa 50 feriti, tra i quali 2 poliziotti, a pochi metri dalla sede del partito di governo, l’Akp, e dell’ufficio del governatore, dove si trovavano gli agenti in servizio.<br /><br /> Van è una città a maggioranza curda nell’est della Turchia, dove, nelle stesse ore, quattro miliziani del Pkk sono stati uccisi in un’operazione dell’esercito di Ankara.<br /><br /> L’attentato arriva 24 ore dopo il siluramento di 28 sindaci sospettati di legami con l’organizzazione separatista: “andavano rimossi prima”, ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan.<br /><br /> “Essere eletto sindaco non significa poter fare tutto ciò che si vuole – ha aggiunto il capo dello Stato – Un sindaco non può sostenere le organizzazioni terroristiche, non si dispone di una tale autorità”.<br /><br /> La rimozione degli amministratori locali ha amplificato la tensione nell’est. “Se lo Stato è pronto, possiamo risolvere il conflitto curdo in 6 mesi”, è il messaggio dal carcere del leader del Pkk, Abdullah Ocalan, diffuso dal fratello Mehmet.<br /><br /> Turchia, l’appello degli intellettuali contro la caccia alla streghe https://t.co/h7CHy9u7zj— la Repubblica (@repubblicait) September 11, 2016<br />
