L’identità dell’Europa, la crisi dei migranti, il terrorismo e l’economia sono stati al centro del discorso del presidente della Commissione europea sullo Stato dell’Unione.<br /><br /> Davanti ai parlamentari europei a Strasburgo, Jean-Claude Juncker ha affermato: “La priorità assoluta dell’Europa dev’essere difenderci dal terrorismo”.<br /><br /> Rammaricandosi per la Brexit e ribadendo che i populismi non risolvono i problemi, ha ammesso: “L’Unione europea attualmente non è in gran forma. Molte cose non sono cambiate in meglio. Alcuni sviluppi indicano che in certi ambiti siamo di fronte a una crisi esistenziale dell’Unione europea.”<br /><br /> Sul fronte economico, Juncker ha proposto di “raddoppiare la durata e la capacità finanziaria” del Fondo europeo per gli investimenti strategici.<br />Ha inoltre promesso una riforma del settore delle telecomunicazioni.<br /><br /> I am proposing a positive agenda of concrete European actions for the next 12 months #SOTEU https://t.co/5KdOxSUE28 pic.twitter.com/Npy0Xv2Cay— Jean-Claude Juncker (@JunckerEU) September 14, 2016<br /> <br /><br /> “Per quanto riguarda la gestione della crisi dei rifugiati, abbiamo cominciato a vedere solidarietà. Sono convinto che ci sia bisogno di maggiore solidarietà, ma che debba essere su base volontaria, deve venire dal cuore, non può essere imposta.”<br /><br /> Affermando che la “tolleranza non può andare a scapito della sicurezza”, Juncker ha preannunciato che entro novembre la Commissione proporrà un sistema integrato di informazioni sugli spostamenti di chiunque entri in Europa.<br />