Mosca e Washington discutono circa la possibilità di prolungare di 48 ore la tregua in vigore in Siria. In alcune località però gli aiuti tardano ad arrivare. <br /><br /> L’Onu ha accusato il regime di Damasco di aver bloccato una ventina di camion che avrebbero dovuto portare farmaci e generi di prima necessità nella città di Aleppo, com’era previsto dagli accordi sulla tregua cominciata lunedì 12 settembre. Un accusa che i russi hanno gettato addosso ai ribelli. <br /><br /> “Siamo felici che si siano interrotti i bombardamenti almeno per le l’Eid”, dice questa donna. “Con gli aerei non c‘è sicurezza, Siamo terrorizzati”. <br /><br /> Circa le accuse di Mosca, il ministero della difesa russo ha mostrato un video in cui due soldati abbandonano le loro posizioni a causa di un bombardamento vicino Castelo, nei pressi di Aleppo. Un’azione, dicono da Mosca, in aperta violazione alla tregua. <br /><br /> Secondo alcune ong di opposizione però, anche governativi hanno condotto bombardamenti ad esempio su Homs a nord di Hama, in Siria centrale. <br /><br /> Gli aiuti dovrebbero arrivare via terra dalla Turchia, molti di questi invii però, sono bloccati in territorio turco e non riescono a raggiungere Aleppo.<br />
