Le critiche di Kiev, i dubbi della comunità internazionale e il rebus legittimità che rischia di pesare sul voto nel suo complesso<br /><br /> Per Putin un motivo di orgoglio e un emblema dei nuovi equilibri geopolitici; per Kiev e per la comunità internazionale una provocazione priva di legittimità. L’estensione del voto russo alla Crimea – alle urne per la prima volta dall’annessione alla Russia del marzo 2014 – porta il conflitto tra Mosca e Kiev sull’est dell’Ucraina alla ribalta di queste elezioni. Più in generale, come sottolineato da diversi osservatori, potrebbe indurre la comunità internazionale a mettere in discussione la legittimità del voto russo nel suo complesso. <br /><br /> Parliamentary elections in #Crimea raise doubts about the legitimacy of Russia's Parliament – Uk... https://t.co/mnWWJifCr8 @MFA_Ukraine— News Diplomatic (@News_Diplomatic) September 18, 2016<br /> <br /><br /> La soddisfazione degli elettori: “Votare per decidere del nostro futuro<br /><br /> Scontata la soddisfazione a cui i votanti danno voce ai seggi. “Dal voto mi attendo i cambiamenti necessari – dice un elettore a Sebastopoli – che a tutti noi sia data la possibilità di incidere, con la nostra opinione, sul futuro del Paese”. “Abbiamo scelto il meglio – gli fa eco una donna -. Il meglio per noi, per il nostro paese e per le generazioni a venire”.<br /><br /> Se Kiev bolla come illegali le elezioni in Crimea, il Dipartimento di stato americano ha parlato di “voto illegittimo” di cui ha annunciato che non riconoscerà l’esito. <br /><br /> Nessuna obiezione, invece, da parte delle autorità ucraine, perché il voto si svolgesse nelle rappresentanze diplomatiche russe sul suo territorio. <br /><br /> Al loro esterno, in alcune città, militanti nazionalisti hanno tuttavia provato a impedirlo, dando vita a scontri con la polizia . “Morte alla Russia” il cartello che a Kiev ha accompagnato l’aggressione a un elettore. Tensioni anche a Odessa.<br />