La tregua in Siria è appesa a un filo dopo gli attacchi della coalizione a guida statunitense contro l’esercito siriano nell’est del Paese e la ripresa dei raid su Aleppo.<br />Russia e Stati Uniti si accusano a vicenda del fallimento del cessate il fuoco.<br /><br /> La coalizione ha affermato di aver colpito per sbaglio, sabato, quelle che credeva essere postazioni delle forze di Damasco.<br /><br /> Ciò ha permesso ai jihadisti di avanzare verso l’aeroporto di Deir Az-Zor.<br /><br /> “Questo prova chiaramente il nesso tra le truppe statunitensi e l’Isil” tuona l’ambasciatore siriano all’Onu, Al Jaafari, durante il vertice dei paesi non allineati in Venezuela. “Il fatto che gli americani abbiano detto che è stato solo un errore, è chiaramente una menzogna. Il motivo è stata la volontà di sabotare l’accordo tra Stati Uniti e Russia per la tregua.”<br /><br /> Intanto nella zona di Aleppo la ripresa dei combattimenti, su entrambi i fronti, ha impedito la consegna di aiuti umanitari, che sono invece arrivati in altre aree della Siria. E l’assenza di questi aiuti, previsti dall’accordo, rappresenta un’altra minaccia alla tregua, che Damasco e Mosca considerano prolungata, almeno formalmente, fino alle 19.<br />