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Siria. I russi: la tregua? Impossibile se non si isolano i gruppi legati ad Al Qaeda

2016-09-24 7 Dailymotion

Come si può parlare di cessate il fuoco in Siria se prima non si isolano i gruppi armati islamici fondamentalisti qaedisti? Questa è la posizione della Russia e il ministro degli esteri Lavrov l’ha ripetuta all’omologo statunitense John Kerry a margine dell’assemblea generale dell’Onu a New York. <br /><br /> Una risposta, quella di Serguei Lavrov , alle accuse contro Mosca di non volere davvero la tregua: <br /><br /> Qualunque tregua, che sia di sette o tre giorni, non avrebbe senso. Vi faccio l’esempio di quello che è successo dopo il 12 settembre, quando è entrato in vigore l’accordo: 350 attacchi da parte dell’opposizione vicina ad Al Nusra contro le truppe governative e contro i civili. Per cui vogliamo vedere un segno che provi l’influenza della coalizione su chi sta sul terreno e fronteggia il governo.<br /><br /> La Russia deve fare di più<br /><br /> Nondimeno, gli occidentali continuano ad addossare ai russi la colpa del fallimento dell’accordo. Così ha detto all’assemblea delle Nazioni unite il ministro degli esteri tedesco Frank- Walter Steinmeier : <br /><br /> Le speranze spuntate con il cessate il fuoco sono svanite in seguito al sanguinoso, cinico e spregevole attacco di alcuni giorni fa al convoglio umanitario. Oggi la situazione non potrebbe essere più seria. L’aviazione di Assad deve cessare i bombardamenti. Anche Mosca deve assumersi le proprie responsabilità per arrivarci. Altrimenti ogni sforzo di trovare una soluzione politica si perderà in un inferno di bombe. <br /><br /> Secondo l’inviato dell’Onu Staffan de Mistura l’attuazione sostanziale della tregua, per mantenere una certa credibilità, deve concretizzarsi prima delle elezioni presidenziali dell’8 novembre negli Stati uniti.<br />

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