Sono almeno 70.000 i ricorsi in appello depositati in Turchia dopo le contestazioni e gli arresti seguiti al fallito colpo di stato del 15 luglio.<br /><br /> Lo ha riferito il primo ministro turco, Benali Yildirim, che ha promesso una analisi minuziosa dei dossier avvertendo però che le procedure prenderanno un certo tempo.<br /><br /> L’ondata di repressione seguita al fallito golpe ha riguardato ampi settori della società turca. Docenti, giornalisti, professionisti, accusati di complicità con la struttura associativa che fa capo a Fethullah Gulen, teologo musulmano in esilio negli Stati Uniti. <br /><br /> Secondo dati forniti dal governo di Ankara, sono almeno 32.000 le persone tuttora agli arresti. Per loro il ministero della Giustizia prevede di costruire 174 nuove prigioni entro cinque anni.<br />
