Surprise Me!

Festival Lumière 2016: Premio alla carriera per Catherine Deneuve

2016-10-18 5 Dailymotion

L’ottava edizione del Festival Lumière si è aperta in bellezza con un ospite speciale, Quentin Tarantino. <br />3 anni dopo aver ricevuto il Premio Lumière alla carriera, è tornato a Lione in veste di cinefilo per presentare una serie di film a cui è particolarmente legato: “E’ stato bello, molto eccitante, sono molto molto felice di essere tornato. E’ stato uno dei più bei festival. Qui puoi davvero guardare tutti i film. E’ pazzesco!”<br /><br /> Thierry Fremaux ha spiegato che lo spirito del Festival ruota intorno all’amore per il cinema e non ai personalismi: “Non è tornato a mani vuote, è tornato con una retrospettiva… è una carta bianca sul 1970 e lui ha detto che non è venuto in veste di cineasta, ha detto:” Non voglio che si parli di me, voglio che si parli dei film degli altri…”... e questo è lo spirito del Festival”<br /><br /> Tarantino aveva scelto Butch Cassidy e The sundance Kid per aprire il Festival e la sua retrospettiva speciale sul 1970…<br /><br /> Un altro ospite di tutto rispetto al Festival Lumière è stato il regista sud coreano Park chan-wook, uno dei prodigi della sua generazione. Ha tenuto una lezione e ha presentato una selezione dei suoi film, tra cui Old Boy, un thriller tutto suspence che gli era valso il Premio della Giuria a Cannes nel 2004. <br /><br /> Park Chan-wook, grande cinefilo, ha accettato subito l’invito al Festival Lumière, dedicato in buona parte ai classici del cinema: “Sono davvero un cinefilo come dite voi, e penso che questo festival sia fantastico perchè ci sono molti film classici o restaurati. Potendo scegliere mi piacerebbe vedere il maggior numero di film possibile. Qui c‘è davvero una scelta enorme. Di solito prefirisco i classici a i film contemporanei che escono adesso nelle sale”. <br /><br /> Altro personaggio di rilievo, il regista Nicholas Winding Refn che ha realizzato Drive con Ryan Gossling. <br />Ha presentato qui il suo secondo film, Bleeder, uscito nel 1997 ma raramente proiettato fuori dalla Scandinavia <br />Anche per lui il Festival Lumière è unico: “E’ una sensazione travolgente. Non mi sono mai trovato in un posto così intenso. L’amore per i film e l’apprezzamento, la celebrazione del cinema… E’ come un museo ma in costante evoluzione . E’ imparare il passato per capire il futuro”. <br /><br /> Il punto d’orgoglio del Festival Lumière è stata la consegna del Premio Lumière “Life time Achievement Award”, solitamente assegnato a un grande nome del cinema per la sua carriera. E per la prima volta è stata una donna, la Grande Catherine come la chiamano qui, a riceverlo. Visibilmente emozionata: “Essere qui con tutta questa gente, questi amici, tutti questi attori, registi, vedere tutti questi film,... tutto questo è molto emozionante per me, davvero…”. <br />Con lei sua figlia Chiara Mastroianni e da Roman Polanski, uno dei suoi registi preferiti.<br />

Buy Now on CodeCanyon