Non si è fatto un “miracolo”, ma c‘è il sì a ripartire dagli accordi di Minsk per la pacificazione dell’Ucraina dell’Est, più volte violati in due anni di scontri fra separatisti e governo. <br /><br /> A dichiararlo è Angela Merkel che ha ospitato a Berlino un incontro con Vladimir Putin, Petro Poroshenko e François Hollande. <br /><br /> Il presidente ucraino ha riferito che verrà concordato con l’OSCE l’invio di una missione di polizia armata nel Donbass. Notizia ridimensionata dalla Cancelliera, che ha dichiarato che se ne discuterà se e quando verranno indette elezioni nelle repubbliche separatiste.<br /><br /> La questione del voto è uno dei punti-chiave di divisione fra i due fronti. Il governo ucraino non vuole indire elezioni se le truppe filorusse non abbandoneranno quei territori.<br /><br /> A Berlino Putin e Poroshenko hanno dato l’ok all’elaborazione entro novembre di una roadmap per il ritiro congiunto da quattro nuove aree teatro di violenti scontri nel Donbass.<br /><br /> Le violenze nell’Ucraina orientale sono iniziate nel 2014, subito dopo le spinte separatiste della Crimea. Ha ucciso almeno 9600 persone e ha continuato a uccidere anche durante il meeting in Germania.<br />