Ora, più che mai, bisogna aumentare gli sforzi. Dal mini-vertice di Parigi per valutare i progressi compiuti nell’offensiva anti-Isil a Mosul, è emerso che si tratterà di una battaglia difficile perché i miliziani hanno molto da perdere. La coalizione sta facendo grandi passi in avanti in Iraq, ha sottolineato il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian: Daesh non è ancora caduto, ma vacilla. Ecco perché adesso dobbiamo aumentare i nostri sforzi. La perdita di Mosul, la seconda città più grande dell’Iraq, sarà una battuta d’arresto sanguinosa per l’Isil, una perdita simbolica enorme.”<br /><br /> Dall’Iraq alla Siria. La lotta agli jihadisti vede tutti uniti. “Come membri della coalizione, siamo tutti determinati a perseguire lo stesso obiettivo. Ci si vede concentrare su Raqqa per strapparla dalle mani dell’autoproclamato Stato Islamico”, ha fatto presente il Segretario alla Difesa statunitense Ashton Carter, <br /><br /> LIVE: U.S. expects Mosul, Raqqa operations against Islamic State to overlap – Defense Secretary Carter— Reuters World (@ReutersWorld) October 25, 2016<br /> <br /><br /> La lotta ai terroristi dell’Isil non è ancora completamente finita ma, come è emerso dalla riunione, dal punto di vista dell’intervento militare il Califfato sembra stia ormai perdendo sempre più consenso.<br />
