La NATO mostra i muscoli ma evita le tensioni con Mosca.<br />I ministri della difesa riuniti mercoledi a Bruxelles svelano il piano per l’ invio di truppe dell’alleanza nei confini orientali.<br /><br /> Il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg insiste sulla necessità di rispondere a fronte dell’imponente macchina militare che la Russia sta preparando da tempo. <br /><br /> Il piano prevede lo spiegamento di quattro battaglioni per un totale di 4000 uomini nei paesi Baltici e in Polonia, una strategia che la NATO vorrebbe adottare anche in quei paesi che si affacciano sul Mar Nero, vicini alla Crimea.<br />Ma l’invio di qualche migliaio di truppe è più che altro tattico, spiega un esperto militare:<br />“La NATO e gli alleati si aspettano che un contingente di militari e diplomatici entri in azione se dovesse scoppiare un conflitto e se le forze Russe dovvessero uccidere un britannico o un americano o un tedesco o un canadese o qulasiasi altro militare. Questo scatenerebbe immediatamente una crisi diplomatica.” <br /><br /> Dopo aver rafforzato i suoi confini a Nord Est, la NATO stabilirà la sua presenza anche nel Sud Est. <br />Tuttavia, fonti diplomatiche affermano che il piano potrebbe essere ritardato dalla Turchia che, specialmente dopo il fallito colpo di stato, è riluttante a cooperare con Bulgaria e Romania. <br />Il presidente Erdogan vuole evere un ruolo chiave nella regione del Mar Nero, che lui stesso ha descritto come un mare praticamente russo.<br />
