Un rullo compressore che tira dritto per la sua strada. Il Presidente siriano Bashar Al-Assad ha rilasciato una intervista alla stampa occidentale assicurando che resterà in carica fino alla fine del suo mandato, nel 2021. Secondo il leader siriano il suo Paese è ora in condizioni addirittura migliori rispetto a prima della guerra.<br /><br /> Affermazioni che arrivano mentre i gruppi ribelli sono impegnati in una dura battaglia contro le forze governative per il controllo di Aleppo. Secondo il Ministero degli Esteri di Mosca, alleata di Assad, i ribelli sarebbero responsabili di attacchi con sostanze tossiche nei quartieri Ovest di Aleppo.<br /><br /> Intanto il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha messo una pietra tombale sulle prospettive di negoziato accusando i Paesi occidentali di armare i ribelli: “Le prospettive per l’avvio di un processo di negoziati ed un ritorno alla pace in Siria sono rinviati a tempo indeterminato” ha detto in conferenza stampa da Mosca.<br /><br /> E a mettere sullo stesso banco degli imputati sia i vari gruppi ribelli che le forze governative siriani ed i loro alleati sono le Nazioni Unite. Secondo l’agenzia Onu per i diritti umani ambo le parti si stanno macchiando di crimini di guerra nella battaglia di Aleppo.<br />
