Un unico scopo: fuggire da Aleppo. Una missione tutt’altro che facile per le migliaia di persone ancora bloccate nella seconda città siriana, principale teatro del conflitto tra il regime di Bashar Al-Assad e gli alleati russi e iraniani da un lato e i ribelli dall’altro.<br /><br /> Il processo d’evacuazione dei civili potrebbe concludersi in tempi relativamente brevi anche se le stime variano a seconda delle fonti. Secondo il Ministero degli Esteri turco almeno 37.500 persone hanno già lasciato i quartieri Est della città e le operazioni potrebbero concludersi questo mercoledì.<br /><br /> Intanto le Nazioni Unite hanno dato il via libera all’invio di 20 osservatori grazie all’adozione all’unanimità di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza.<br /><br /> “Già da diversi giorni abbiamo attivato un meccanismo di monitoraggio. Ci sono persone al posto di passaggio di Ramussa, abbiamo osservato quello che accade e siamo convinti che questa presenza sia una garanzia di protezione” ha dichiarato il portavoce dell’Onu per le questioni umanitarie Jens Laerke.<br /><br /> Intanto sul piano diplomatico Russia, Iran e Turchia hanno sottoscritto un documento con il quale vengono delineati i principi di un possibile accordo di pace tra il regime di Damasco e le opposizioni. Il vertice tenutosi a Mosca ha anche dato l’appoggio in linea di principio ad un cessate il fuoco generalizzato in Siria.<br />
