Canzone presente nell'album Volume I. <br />Questa cover vuole essere un omaggio al grande cantautore genovese affinchè il suo messaggio non sia dimenticato dalle nuove generazioni. <br />"Marcia nuziale" è la traduzione, quasi alla lettera, di La marche nuptiale di George Brassens (dall'album Oncle Archibald). In questa canzone breve, l'accompagnamento di due chitarre e un contrabbasso ricordano quasi le cadenze di un minuetto. <br /> <br />Matrimoni per amore, matrimoni per forza <br />ne ho visti di ogni tipo, di gente d'ogni sorta <br />di poveri straccioni e di grandi signori <br />di pretesi notai e di falsi professori <br />ma pure se vivrò fino alla fine del tempo <br />io sempre serberò il ricordo contento <br />delle povere nozze di mio padre e mia madre <br />decisi a regolare il loro amore sull'altare. <br /> <br />Fu su un carro da buoi se si vuole essere franchi <br />tirato dagli amici e spinto dai parenti <br />che andarono a sposarsi dopo un fidanzamento <br />durato tanti anni da chiamarsi ormai d'argento. <br /> <br />Cerimonia originale, strano tipo di festa, <br />la folla ci guardava gli occhi fuori dalla testa <br />eravamo osservati dalla gente civile <br />che mai aveva visto matrimoni in quello stile. <br /> <br />Ed ecco soffia il vento e si porta lontano <br />il cappello che mio padre tormentava in una mano <br />ecco cade la pioggia da un cielo mal disposto <br />deciso ad impedire le nozze ad ogni costo. <br /> <br />Ed io non scorderò mai la sposa in pianto <br />cullava come un bimbo i suoi fiori di campo <br />ed io per consolarla, io con la gola tesa <br />suonavo la mia armonica come un organo da chiesa. <br /> <br />Mostrando i pugni nudi gli amici tutti quanti <br />gridarono "per Giove, le nozze vanno avanti" <br />per la gente bagnata, per gli dei dispettosi <br />le nozze vanno avanti, viva viva gli sposi.
