Promesse tante, impegni ancora nessuno. Si ferma a una stretta di mano l’accordo fra il primo ministro turco Binali Yildirim e il presidente del kurdistan iracheno Massoud Barzani sul delicato nodo della presenza militare di Ankara nel nord dell’Iraq.<br /><br /> Fra le parti, un semplice scambio di rassicurazioni, emerso al termine dell’incontro di sabato fra il premier iracheno Al-Abadi e Yildirim. Nell’annunciare trionfalmente la promessa di quest’ultimo a una pronta soluzione del problema Al-Abadi ha tuttavia omesso di menzionare che per Ankara resta cruciale la garanzia che uno sgombero delle sue truppe non apra la strada a un insediamento di ribelli del PKK e altri gruppi che considera terroristi. Insofferente alla presenza militare che la Turchia, Baghdad la definisce “forza d’occupazione” e parla di “violazione” della sua “sovranità territoriale”.<br />
