Rilasciato uno dei due fermati. La polizia propende per la tesi del “lupo solitario”<br /><br /> Una sola delle due persone che erano state fermate rimane sospettata per la sparatoria che domenica ha fatto 6 morti e 8 feriti, di cui 5 gravi, al centro islamico di Quebec City. A renderlo noto è stata la polizia canadese, che ha rilasciato uno studente di origini marocchine, fermato poco dopo nelle immediate vicinanze del luogo dell’attacco. Incriminato invece per omicidio e tentato omicidio Alexandre Bissonette, un secondo studente che aveva contattato le forze dell’ordine e si era consegnato alle autorità. <br /><br /> La polizia, che ancora non si sbilancia sul movente dell’attacco, esclude al momento la presenza di altri complici e propende per la tesi del “lupo solitario”.<br /><br /> Moment of silence outside US consulate in Toronto for victims of QC mosque shooting pic.twitter.com/NBb3tzhvHX— Linda Ward (@LindaWardCBC) 30 gennaio 2017<br /><br />Un minuto di silenzio in omaggio alle vittime della sparatoria alla moschea di Quebec City è stato osservato a Toronto, dalla folla che si era radunata davanti al consolato degli Stati Uniti per protestare contro il recente decreto con cui Trump ha congelato i flussi migratori.<br /><br /> Trudeau ai musulmani canadesi: “Arricchite il nostro paese, vi proteggeremo<br /><br /> Rivolgendosi dal Parlamento al milione di canadesi di religione musulmana, il premier Justin Trudeau ha detto: “Arricchite il nostro paese in un’incalcolabile varietà di modi. Il crimine commesso la scorsa notte ai danni della comunità musulmana è un atto di terrorismo contro il Canada e contro tutti i canadesi. Parteciperemo al vostro dolore, vi difenderemo, vi ameremo e saremo al vostro fianco”. <br /><br /> Terrorist act #Québec: any information related to this event can be share with the CIC of Sûreté du Québec: https://t.co/gwV1bYzwe8 https://t.co/OxTy39Q54R— Quebec RCMP (@rcmpqc) January 30, 2017<br /><br />Su Twitter l’appello della polizia a fornire qualsiasi indicazione utile sull’accaduto<br /><br /> “Alla violenza non risponderemo con la violenza, ma con amore e compassione”<br /><br /> Trudeau, che in reazione al decreto di Trump si era detto pronto ad accogliere rifugiati da paesi a maggioranza musulmana, aveva parlato già domenica di attacco terrorista contro la comunità islamica. “Non risponderemo alla violenza con la violenza – ha poi aggiunto lunedì -. Alla paura e all’odio risponderemo sempre con l’amore e la compassione”.<br /><br /> Please read my statement on tonight’s terrorist attack in Quebec City: https://t.co/58NRcOAUmB— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) 30 gennaio 2017<br /><br />Il Tweet del premier canadese, Justin Trudeau, che rimanda al comunicato stampa sull’accaduto<br /><br /> Facendogli eco il premier del Quebec, Philippe Couillard, ha parlato di “atto rivolto contro una comunità specifica” e, su Twitter, ha invitato a “unirsi contro la violenza” e a far prova di “solidarietà con la popolazione del Quebec di religione musulmana”.<br /><br /> Unissons-nous contre la violence. Solidarité avec les Québécois de confession musulmane.—
