La Chiesa cattolica filippina prende posizione contro la politica tolleranza zero del governo contro il narcotraffico. La licenza di uccidere data a poliziotti e vigilantes sta provocando una strage. <br /><br /> Contro la guerra dichiarata da Rodrigo Duterte ai piccoli spacciatori, che sta seminado il panico nelle bidonvilles, i vescovi si sono espressi con una lettera, letta durante la messa: <br /><br /> Eccone uno stralcio letto dal parroco Joselito Parabia : <br /><br /> strong>Un’altra causa di preoccupazione è il regno del terrore che si è instaurato nei quartieri poveri. Molti vengono uccisi e non solo per via della droga. Ai responsabili di tanti morti, nessuno chiede di rendere conto. E ciò che ci preoccupa di più è l’indifferenza nei confronti di questo tipo di azioni sbagliate. <br /><br /> Da parte dell’ufficio del presidente Rodrigo Duterte non c‘è stato nessun commento alla lettera, che arriva una settimana dopo l’ordine di cessare temporanemante tutte le operazioni speciali. <br /><br /> Duterte si sarebbe accorto che c‘è un forte tasso di corruzione anche all’interno delle forze dell’ordine e dunque avrebbe intenzione di schierare anche l’esercito e di imporre la legge marziale.<br /><br /> La guerra al narcotraffico è stata lanciata sette mesi fa. Ha provocato quasi 8mila morti. Le organizzazioni di difesa dei diritti parlano di crimini contro l’umanità.<br />