La battaglia tra la giustizia statunitense e il Presidente Trump sul ‘musilm ban’ si gioca nel nono distretto della Corte d’appello di San Francisco.<br /><br /> La decisione è attesa in settimana. L’obiettivo del governo è ribaltare l’alt all’ordine esecutivo del giudice di Seattle. In caso di conferma, la Casa Bianca si rivolgerà alla Corte Suprema.<br /><br /> Durante l’udienza telefonica durata un’ora, uno dei giudici ha definito gli argomenti del legale del governo “piuttosto astratti”.<br /><br /> Per il Presidente, il bando all’immigrazione dai 7 Paesi musulmani è una questione di sicurezza e il giudice federale, sospendendolo, ha oltrepassato la sua giurisdizione.<br /><br /> “Il presidente rispetta il potere giudiziario e la sua decisione – ha detto Sean Spicer, il portavoce della Casa Bianca – Ma ho appena rivisto le leggi degli Stati Uniti relative a questa vertenza e penso che non ci sia un’altra possibile interpretazione oltre a quella che il Presidente ha la discrezione di fare ciò che ritiene necessario per la sicurezza del Paese”.<br /><br /> Il caso rappresenta il primo vero test per Trump, visto che attualmente la Corte Suprema degli Stati Uniti è divisa a metà con quattro giudici liberal e quattro conservatori. Il nono, Neil Gorsuch, appena nominato dal Presidente, è in attesa di conferma dal Senato.<br /><br /> Ragazza iraniana si opera negli States grazie a sospensione del Travel Ban https://t.co/ZlWOzo8E2S pic.twitter.com/cNkAHqE5n1— euronews Italiano (@euronewsit) February 7, 2017<br /><br /> Silicon Valley, 97 aziende Usa in tribunale contro il travel ban di Donald Trump https://t.co/tt62GPVijh pic.twitter.com/A43ZBBTg79— La Stampa (@LaStampa) February 6, 2017<br />
