Lacrime e commozione per la morte di un leader ribelle a Donetsk, accuse e condanna della Russia a Bruxelles. L’Ucraina lacerata dal perdurante conflitto nell’est del Paese si conferma a due facce.<br /><br /> La bara su cui anche bambini in tenuta militare depositano fiori a Donetsk è quella di Mikhaïl Tolstykh, detto “Givi”, comandante pro-russo ucciso due giorni fa in circostanze oscure. <br /><br /> Eroe o macellaio? Assassinio politico o lotta fratricida? L’Ucraina divisa anche nelle interpretazioni<br /><br /> #Donbass A line to say goodbye to Givi in Donetsk at minus 20 C' via Kristina Kharlova pic.twitter.com/2XJDngPSXV— Victor Kuhnovets (@vicktop55) February 10, 2017<br /> <br />Su Twitter uno scatto della folla che si è radunata fuori dell’Opera di Donetsk, per rendere omaggio alla salma del comandante ribelle Mikhaïl Tolstykh<br /><br /> A Kiev che parla di regolamento di conti tra fazioni ribelli, i circa 2.000 che hanno sfidato il gelo per portargli un ultimo saluto replicano accusando l’esercito regolare e celebrandolo come un liberatore. “Nutro un enorme rispetto per coloro che si battono per noi – dice una donna, echeggiando la retorica separatista -. I nostri ragazzi al fronte, che ci difendono per impedire ai fascisti di arrivare qui”.<br /><br /> Su Youtube circolano intanto filmati, ascrivibili ai sostenitori dello stesso Tolstykh, che mostrano con dovizia di particolari le violenze a lui attribuite. <br /><br /> Da Bruxelles la condanna del governo ucraino: “Ribelle la responsabilità della tragedia di Avdivka”<br /><br /> La condanna del governo ucraino approda intanto a Bruxelles, dove a farsene portavoce è il Primo ministro Volodymyr Groysman. “Abbiamo tutti assistito alla tragedia provocata dai bombardamenti dei separatisti pro-russi. La città di Avdivka, con i suoi 25.000 residenti, non era purtroppo preparata, militarmente, a far fronte a questi attacchi”.<br /><br /> Oltre 25 le persone che la scorsa settimana hanno perso la vita nella sola Avdivka, alle porte di Donetsk, in una fiammata di violenze di cui ribelli e Kiev si rimpallano le responsabilità. Sfiorata la crisi umanitaria, da qualche giorno la situazione sta tornando a una fragile normalità.<br />
