Mario Draghi non cede alle pressioni della Bundesbank e conferma la politica monetaria della Banca centrale europea.<br /><br /> Le prospettive per l’economia stanno gradualmente migliorando – sostiene da Francoforte il Presidente della Bce – secondo il quale il raggiungimento dell’obiettivo dell’inflazione vicina al 2% è rallentato anche dalla bassa crescita dei salari.<br /><br /> “Prima di effettuare modifiche sui componenti della nostra posizione – tassi di interesse, gli acquisti di asset e di orientamento in avanti – serve sufficiente fiducia sul fatto che l’inflazione davvero convergerà verso il nostro obiettivo in un orizzonte di medio termine, e vi rimarrà anche in assenza del sostegno della politica monetaria”, ha detto Draghi parlando all’Università Goethe. <br /><br /> Se il capo della Bundesbank, Jens Weidmann, ipotizza una politica monetaria meno espansiva, al contrario Draghi sostiene che la Bce sia sulla strada giusta: la crescita del pil trimestrale è stata costantemente tra lo 0,3 e lo 0,8%, ci sono 4 milioni e mezzo di occupati in più e le prospettive di crescita migliorano e si rafforzano.<br /><br /> Meno Btp acquistati dalla Bce https://t.co/U8hzTPCifR pic.twitter.com/O3dLYqsHgW— IlSole24ORE (@sole24ore) April 6, 2017<br /><br /> Draghi: «Non è il momento di cambiare linea sui tassi» https://t.co/JkUlGnuYSe pic.twitter.com/fLjvfryKr0— IlSole24ORE (@sole24ore) April 6, 2017<br />