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Turchia dopo il referendum. Istanbul, una città divisa

2017-04-17 5 Dailymotion

A dividere Instanbul non è soltanto il Bosforo. Dopo il referendum costituzionale la principale città della Turchia si scopre più spaccata che mai. Metà della popolazione in festa sventola i colori nazionali, metà denuncia un voto truccato. Ad Istanbul il si ha ottenuto il 48,6% a fronte del 51,3% del no.<br /><br /> “Ecco la propaganda che sta dietro al voto” dice un sostenitore del partito d’opposizione CHP. “Il governo ci lavora da 3 mesi. Ma a guardarli in faccia si capisce che hanno già perso. L’agenzia Anadolu News ha conteggiato il 99% dei voti in 2 ore ma per l’ultimo 0,1% c’hanno messo 4 ore. Com‘è possibile?” chiede ai microfoni di euronews.<br /><br /> I sostenitori di Recep Tayyip Erdogan hanno dal canto loro una fiducia incrollabile nel Capo dello Stato, da oggi ancora più potente.<br /><br /> “È un risultato positivo” dice un simpatizzante dell’AKP, il partito di governo. “Il nostro Presidente Erdogan non è una cattiva persona. A qualcuno non piace ma ha fatto molto di buono per il Paese. Ha un sacco di programmi e dai tempi di Atatürk non c‘è stato un leader migliore di Erdogan. Che Dio lo protegga”.<br /><br /> Senada Sokollu, corrispondente in Turchia per euronews: “Istanbul è in preda alla confusione. Il governo turco ha dichiarato la vittoria del si al referendum ma il CHP, principale partito d’opposizione, accusa il governo di frode”.<br />

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