Non sarà facile per il governo francese far passare la legge anti-terrorismo che ha in caldo: a sinistra, e tra gli attivisti dei diritti umani, l’allarme è forte. <br />La proposta di legge è stata trasmessa dal governo al consiglio di Stato per il parere e dovrebbe andare in consiglio dei ministri il 21 giugno, appena dopo le elezioni politiche. <br />Sostanzialmente il testo ingloba le misure speciali di sicurezza in vigore da dopo gli attentati di Parigi (novembre 2015): possibilità di perquisizioni di notte, braccialetto elettronico per sospetti, poteri ai prefetti di confinare soggetti pericolosi in determinate zone, semplificata possibilità di monitoraggio di device elettronici. <br />Ma le voci contro sono molte; il sindacato della magistratura ha definito il testo un mostro giuridico, l’Unione sindacale dei togati ha parlato di scandalo e il partito socialista ha invitato Macron a abbandonare il progetto e esplicitato, testualmente, la sua” più viva inquietudine”. Contraria anche Amnesty International che tra l’altro ha recentemente pubblicato un rapporto sulle manifestazioni vietate in nome della sicurezza. Il timore di tutti è che la nuova legge possa avallare violazioni di diritti umani.<br />
