Chi si ferma, è perduto! <br />dobbiamo essere degli atleti, anche se cadremo. <br /> <br />Poveri noi quando smettiamo di amare. <br />Senza corona di spine e carretti da condurre, e scale da percorrere, <br />la nostra diventa una vita banale. Insulsa. Poco pregevole, se non spregevole. Dobbiamo essere cercatori d’oro e trovieri incontentabili. <br />Io non mi sono accontentata, di odiare. <br /> <br />Il dolore deve essere messo a servizio di altri che lo scoprono, per condividerlo. <br />Perché altri trovino la forza di portarlo senza abortirlo. Smascherandolo e sopportandolo per amore di Dio. L’antitesi della psicanalisi, che punta alla rimozione di persone che ci fanno soffrire. <br />L’antitesi, e ne vado fiera. <br />La mia vita non è stata mai banale, irta vuole anche dire sopraelevata. La vita deve essere missione. <br />Il dolore spesso ci fa dimenticare che abbiamo una missione.Impegni quotidiani verso noi stessi ma specialmente verso Dio che ci vuole salvi. <br /> <br />Io non mi voglio identica a qualsiasi altra persona, con reazioni e decisioni standard. <br />Io voglio i miei sentimenti, la mia andatura, coi suoi limiti e le sue turbolenze. <br /> <br />Desidero arrabbiarmi e piangere. Ma sapendo di dovermi sbarazzare di quel lato carnale e cattivo della rabbia, che acceca e ci rende odiosi e feroci, crudeli <br />e non soltanto caratteristici e ribelli, e vagamente strampalati e colorati. <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> Ho sempre provato questo grande dolore che non mi lascia mai, cosa devo fare, darmi un aggettivo? <br /> <br /> <br />Le persone non sono oggetti, che in quanto tali vanno soggetti al raggiro degli aggettivi. <br />Che aumentano o diminuiscono, sottoposti a gradi di comparazione, <br />crescono o possono essere dimezzati all’evenienza da attributi. La persona, fa dei tentativi di sopravvivenza. <br /> <br />La persona che versa in condizione di sofferenza, deve offrire ciò che è per il bene di chiunque. E per il proprio. <br />Non finirò mai di capire. E non chiedo di capire. Chiedo di amare Dio che non ha creato il Male. Amare Dio con tutte le forze, come chiede il Suo Comandamento. <br /> <br /> <br /> <br /> <br />Come ci ha detto Lui di fare in un testo che è testamento rivelato, lascito scritto in eredità. Niente, dunque, di mitologico o di stravagante <br />dunque. Soltanto la Sua Parola. <br />Porta la tua croce e seguimi. <br />Anche quando la croce non viene da me, tu non buttarla mai. Perché Io, dice Lui, la porto con te. <br />Non è cosa alienante amare Dio. Servirlo. <br /> <br /> <br />L’Ama te stesso, oggi tanto adorato e predicato E SOSTENUTO come prassi, come una una necessità ontologica dell’Uomo, dovrebbe essere sempre preceduto dal fondamento: <br /> che è l’AMA Dio) <br /> <br /> <br /> <br />Dio è grazia da prendere come un pane. Come l’acqua.
