“L’arresto preventivo per la durata di 18 mesi è un abuso di potere”. L’ex presidente peruviano ha reagito così alla decisione del giudice. Accolta la richiesta del pubblico ministero che sta finalizzando l’accusa di ricilaggio a carico di Ollanta Humala e della moglie Nadine Heredia. Nelle immagini la ressa intorno all’auto mentre si recano dal giudice:<br /><br />“I nostri avvocati hanno fornito i nostri passaporti – afferma Humala – Abbiamo sempre mostrato collaborazione, ma il pubblico ministero percepisce il contrario”.<br /><br />Approda dunque in tribunale la parabola politica di Hollanta Humala candidato alle presidenziali nel 2006, che perse, per riprovare con successo nel 2011. <br />Proprio quella campagna vittoriosa è al setaccio degli inquirenti. La coppia presidenziale è accusata di avere ricevuto 3 milioni di dollari non dichiarati, a fini politici. A rivelarlo, dal carcere, il proprietario della più grande azienda edilizia dell’America Latina, detenuto in Brasile. Humala avrebbe ottenuto finanziamenti anche dall’ex presidente venezuelano Hugo Chavez, soldi che avrebbe utilizzato a fini politici e per arricchimento personale.<br />
