Migliaia di persone sono scese per le strade de La Valletta, a Malta, per ricordare la giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa con una bomba lo scorso 16 ottobre, e chiedere giustizia per la blogger che era il simbolo della lotta alla corruzione nel Paese.<br /><br />Sulla maglietta di molti manifestanti le ultime parole scritte da Daphne: “Ci sono corrotti ovunque si guardi. La situazione è disperata”.<br /><br />Christophe Deloire, Segretario Generale di Reporter Senza Frontiere: “Ricordate 3 anni fa, eravamo per le strade di Parigi dopo il massacro di Charlie Hebdo. Oggi siamo qui a La Valletta per Daphne per dire tutti assieme: sono Daphne, Je suis Daphne”.<br /><br />Alla marcia è saltata all’occhio l’assenza del Premier Joseph Muscat, al centro delle denunce formulate da Caruana secondo la quale la moglie del Primo Ministro era intestataria di un conto segreto a Panama dove tra l’altro era custodito oltre 1 milione di dollari, una mazzetta proveniente dall’Azerbaijan. Il Premier e la moglie hanno sempre negato le accuse, sviluppate da Caruana a partire dai Panama Papers. Lo scandalo aveva portato ad elezioni anticipate a giugno, ma Muscat aveva vinto con una larga maggioranza ottenendo un nuovo mandato.<br />