L'intelligenza non avrà mai peso, mai<br />nel giudizio di questa pubblica opinione.<br />Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai<br /><br />da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,<br />un giudizio netto, interamente indignato:<br />irreale è ogni idea, irreale ogni passione,<br /><br />di questo popolo ormai dissociato<br />da secoli, la cui soave saggezza<br />gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.<br /><br />Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -<br />alzare la mia sola puerile voce -<br />non ha più senso: la viltà avvezza<br /><br />a vedere morire nel modo più atroce<br />gli altri, nella più strana indifferenza.<br />Io muoio, ed anche questo mi nuoce.<br /><br />Tratto da: "La Guinea", Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993
