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La Spezia - Frode fiscale da 1 milione in cantieristica navale : arrestati 2 fratelli (06.07.21)

2021-07-06 16 Dailymotion

https://www.pupia.tv - I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di La Spezia, a seguito di approfondite indagini dirette dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti imprenditori e 3 misure interdittive che vietano l’esercizio di ogni attività professionale ed imprenditoriale per 2 imprenditori ed 1 professionista, tutti italiani, nonché il sequestro di beni (40 conti correnti, 5 appartamenti tra La Spezia e l’isola della Maddalena) per un valore pari ad 1 milione di euro.<br /><br />L’attività investigativa, denominata “Nave di Carta”, ha portato a disvelare un articolato sistema di frode fiscale realizzato da una società attivamente impegnata nel settore della cantieristica navale, caratterizzata dall’utilizzo di fatture inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di sub-appalto per la somministrazione di manodopera, maestranze composte da centinaia di operai in prevalenza extracomunitari. Gli accertamenti di polizia economico-finanziaria, svolti attraverso pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, acquisizioni documentali e accertamenti bancari, hanno tratteggiato un consolidato sodalizio criminale teso alla massimizzazione del profitto illecito d’impresa, mediante un sistema di frode posto in essere da 2 fratelli imprenditori, titolari di un’impresa operante nel settore della cantieristica navale, sotto la regia di un noto ragioniere, colletto bianco del sodalizio, consulente fiscale attivo nello spezzino da oltre vent’anni.<br /><br />Inoltre, è stato tratteggiato l’apporto di 2 soggetti “prestanome”, al servizio degli imprenditori arrestati, cui erano state strumentalmente intestate 2 società create ad hoc, col fine di prendere in carico centinaia di operai ed emettere fatture false, per un importo quantificato in oltre 3 milioni di euro. Attraverso tale meccanismo, veniva generato artificiosamente un imponente credito di Iva, in realtà non spettante, poi utilizzato in compensazione al fine di non versare i contributi previdenziali ed assistenziali, Inps e Inail relativi ad oltre 250 operai e non pagare imposte, ottenendo in tal modo grandi risparmi fiscali e contributivi. In questo modo, la società “madre” appariva sempre solida e competitiva, oltre che apparentemente in regola con i versamenti fiscali e contributivi, e poteva così ottenere sostanziose commesse da cantieri navali di La Spezia e di Ancona.<br /><br />Gli elementi raccolti hanno permesso alle Fiamme Gialle spezzine di applicare anche sequestri preventivi per equivalente per un valore di circa 1 milione di euro, pari al provento illecito, importo che sarà restituito alle casse erariali al fine di assicurare il corretto versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali oltre a quelli erariali. (06.07.21)

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