E’ guerra aperta sul #greenpass. In settimana verrà presa una decisione definitiva sul cosiddetto pass verde certificato da un #tampone rapido, dalla recente guarigione dal #SarsCoV2 o dalla avvenuta #vaccinazione: c’è l’ipotesi riferita all’Ansa dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa di un green pass “a più velocità”. L’idea al vaglio del governo sarebbe una variazione degli obblighi a seconda dei colori (virtuali) delle #regioni.<br />Cosa significa in concreto? Se ad esempio una regione rimane in zona bianca, avremo un utilizzo vigente del green pass del tutto differente rispetto a una regione in zona gialla e così via. Vale a dire: colori meno intensi, pass verde meno restrittivo (attivo in meno attività, oppure funzionale a criteri differenti).<br /><br />▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE: https://dailymotion.com/RadioRadioTV<br />▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU: https://www.radioradio.it/<br /><br />Le perplessità non sono soltanto costituzionali; c’è da fare i conti con le attività commerciali che risentiranno – e già stanno risentendo – del fiato sul collo delle limitazioni di libertà: piovono disdette nel settore turistico secondo quanto riferito dal Presidente Mio – Italia #PaoloBianchini, senza contare la refrattarietà di chi sceglie di non fare il vaccino a fare un tampone ogni volta in cui frequenta un ristorante al chiuso.<br />“Mi sembra l’ennesima scelta ipocrita fatta da un governo che vuole far vedere agli italiani che si muove per contrastare il virus, ma imporrebbe a bar e ristoranti di fare una sorta di selezione all’ingresso“, dice Bianchini a ‘Lavori in Corso’, “registriamo il fatto che i mezzi pubblici sono esentati dal pass per salire a bordo: noi ci siamo mossi pesantemente perché quest’idea malsana del Ministro Speranza e del Cts venga rispedita al mittente“.<br /><br /><br />Ecco l’intervento ai microfoni di Stefano Molinari.