https://www.pupia.tv - La scorsa settimana, in concomitanza con i rientri dalle ferie estive e in attuazione del dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova ha intensificato i servizi di controllo economico del territorio per la prevenzione e la repressione dei traffici illeciti lungo la principale rete viaria regionale.<br /><br />Un’appropriata analisi del contesto esterno - sviluppata anche sulla scorta delle linee guida fornite dal comando regionale Veneto, avuto riguardo alle peculiarità economiche del territorio di riferimento - ha consentito ai finanzieri delle compagnie di Padova ed Este di predisporre una serie di mirati posti di controllo, pianificando interventi presso i caselli autostradali presenti nella provincia e le relative arterie di collegamento ed eseguendo, nell’immediatezza, i successivi riscontri nei luoghi di destino della merce in transito.<br /><br />Nel corso di quattro distinti interventi presso esercizi commerciali appena riforniti sono stati sequestrati, ancor prima di essere immessi sul mercato, quasi 2 milioni di prodotti contraffatti o non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale, come di seguito indicato: 1.800.000 attrezzi professionali per parrucchieri ed estetisti, importati dalla Cina e sdoganati in Slovenia, risultati potenzialmente non sicuri per l’utente in assenza o carenza delle informazioni previste dal Codice del Consumo; 44.000 calcolatori elettronici, provenienti dalla Cina e sdoganati in Spagna, privi della marcatura “CE” e sprovvisti dei test certificativi attestanti il rispetto degli standard qualitativi europei; oltre 5.000 deodoranti per ambiente che agiscono per combustione (“combustible air fresheners”), con fragranze a base di oppio o cannabis, importati dalla Cina e censiti dalla Commissione europea per la presenza di sostanze pericolose; 3 tonnellate circa di “pellet”, proveniente direttamente dalla Polonia, recanti marchi contraffatti relativi alla certificazione della qualità del legno e sprovvisti di validi codici identificativi di distributori autorizzati.<br /><br />Al ricorrere dei presupposti, i responsabili sono stati denunciati a piede libero alla competente autorità giudiziaria per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi ovvero segnalati alle rispettive Camere di Commercio per le violazioni in capo ai produttori e distributori dei suddetti beni. (01.09.21)