POEM: Zbigniew Herbert, Kłopoty małego stwórcy<br /><br />I problemi di un piccolo creatore<br /><br />1<br /><br />Cucciolo di spazi vuoti<br />di un mondo non ancora pronto<br />mi sono strofinato le mani fino a sanguinare<br />lavorando sul principio<br /> <br />ho impastato la terra incerto come un dente di leone <br />con il mio piede da pellegrino<br /> <br />con un doppio colpo <br />ho fissato il cielo <br />e con folle fantasia<br />lo feci diventare azzurro<br /> <br />ho urlato quando l'immagine della roccia<br />ha confermato il tocco più vero<br />e non dimenticherò il momento in cui<br />ho lacerato la mia pelle contro un cespuglio di biancospino<br /><br />in una fessura praticata con un dito<br />ho dato nomi a piante e animali<br />poi ho ammirato adagiato nell'erba,<br />la forma della felce e la coda del pavone<br /> <br />finalmente ho voluto riposarmi<br />all'ombra delle onde su una pietra bianca<br />ho scritto una storia naturale<br />l'elenco completo delle specie<br />dal granello di sale alla luna <br />e dall'ameba all'angelo<br /><br />questo è per voi,<br />cari discendenti<br />possano i vostri sogni esser leggeri<br />non appesantiti dalle pietre <br />quando la notte devasterà nuovamente il mondo<br /><br />2<br /><br />Non trasmetterete la conoscenza a nessuno<br />solo vostro è l'udito e il tatto <br />tutti devono creare <br />il proprio infinito e ricominciare da capo<br /><br />la cosa più difficile è attraversare l'abisso <br />che si apre dietro l'unghia <br />e toccare con mano molto audace <br />la bocca e gli occhi di un mondo straniero<br /><br />- buono per i piccoli pianeti<br />il cui il sangue gentile lava<br />i ciechi - <br /><br />se ti fidi dei cinque sensi<br />il mondo convergerà in una nocciola<br />se ti fidi dei tuoi pensieri frettolosi<br />su grandi trampoli telescopici<br />andrai lontano verso certe tenebre<br /><br />probabilmente è il tuo destino<br />essere una creazione senza forme già pronte<br />che impara e dimentica<br /><br />non sognare un momento simile <br />in cui la tua testa sarà una stella fissa e <br />non con una mano ma con un fascio di raggi<br />saluterai la terra già estinta