(askanews) - Il teatro più antico del mondo per una musica senza tempo: dopo l'America, sabato sera Carmen Consoli ha conquistato il pubblico dell'Anfiteatro Romano di Pompei con un concerto sold out nel quale ha ritratto la sua Sicilia - quella cantata nelle sue canzoni e quella amata nei brani di grandi maestri come Rosa Balistreri e Franco Battiato. Parte di questo magnifico disegno sono stati gli interventi di Donatella Finocchiaro e Giovanni Impastato. <br /> <br />[amica-gallery id="1238592" title="Da Mina a Laura Pausini, da Elodie a Giorgia: le foto delle nostre cantanti più brave"] <br />Un ritratto della sua Sicilia <br />La prima parte del concerto è stata un ritratto della Sicilia consoliana: l'evento è stato introdotto da una sorta di danza rituale tra Gemino Calà alla ciaramella (nel resto del concerto ha suonato anche i fiati etnici) e Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice (e poi anche alle percussioni). Su di loro è entrata Carmen, che con voce intensa e potente ha cantato Buttana di to mà e Canto e cunto di Rosa Balistreri. <br /> <br />Quindi la prima lettura della Finocchiaro, un pezzo sulla Sicilia dove "niente è (solo) ciò che sembra". Sono entrati allora il resto dei musicisti: Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e l'inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino. Con la band al completo Carmen ha suonato sue canzoni in siciliano e italiano: ritratti di una Sicilia antica e bellissima (Il pendio dell'abbandono, Pioggia d'aprile, Le cose di sempre), ma che sa essere anche crudele e impicciona (A' finestra, Maria Catena, Masino). <br />I brani più rock e i più noti <br />Non sono mancati i brani più energici e rock (Per niente stanca, Fiori d'arancio, Geisha, Venere) come anche i più noti (Parole di Burro, Ultimo bacio, Amore di plastica, In bianco e nero), tutti cantati con grande partecipazione dal pubblico, incluso quella Oderc ni em, inventata da Carmen in risposta ai suoi detrattori agli albori della carriera. Mio zio è stata introdotta da una nuova, drammatica lettura della Finocchiaro, dedicata a Rosa Balistreri e alla sua storia di violenze subite. Poetica ed emozionante la versione di Stranizza d'amuri di Franco Battiato, perfetto il finale con Terra ca nun senti ancora della Balistreri. <br /> <br />Nel corso della serata, il primo ringraziamento di Carmen è suonato come un proclama, una prospettiva di vita: «Ringrazio chi ha cura di questi luoghi, conservandone la bellezza. Perché credo - anzi, sono convinta - che la bellezza salverà il mondo». <br />Il concerto della Consoli è stato aperto da un set acustico di Anna Castiglia che, voce e chitarra, ha portato la grazia e l'ironia sorniona della sua trinacria. <br /> <br />[amica-related]
