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Infermiere aggredito, allarme sicurezza nei Pronto Soccorso

2025-02-11 67 Dailymotion

Un calcio in pieno volto, la rottura del setto nasale e 30 giorni di prognosi. Vittima dell’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario è Angelo Borea, infermiere 47enne del pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata, che la notte di domenica ha cercato di calmare un paziente agitato.<br /><br />L’episodio non è isolato. Negli ultimi mesi, attacchi simili si sono verificati in vari ospedali romani: al Villa San Pietro, al San Filippo Neri e al Policlinico Umberto I. Colpiti non solo infermieri, ma anche medici e perfino autisti di ambulanze.<br /><br />Per Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, la situazione è ormai insostenibile: “I pronto soccorso italiani sono diventati zone di guerra. Servono più forze dell’ordine e un rilancio della sanità di prossimità per ridurre la rabbia dei cittadini esasperati dalle attese.” Alcuni ospedali, come l’Umberto I, hanno persino avviato corsi di autodifesa per gli operatori. Ma basterà?

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