Migliaia di persone sono scese in piazza oggi a Roma, in occasione della festa della donna, per chiedere parità, sicurezza e pace. A organizzare il corteo partito da piazza Vittorio verso il Circo Massimo, l’organizzazione Non una di meno. Sulla proposta del governo di rendere il femminicidio reato autonomo punito con l'ergastolo, Francesca, un'attivista, commenta: «Non ci piace perché si interviene sulla parte finale del processo. Come al solito la destra conosce solo la soluzione delle manette e della galera ma se non si interviene a monte del fenomeno con interventi culturali nelle scuole, nei dibattiti pubblici, non si risolve nulla». «Non si fanno le proposte prima di una manifestazione - aggiunge Roberta, altra attivista - le nostre lotte sono quotidiane nelle scuole, nei consultori, negli ospedali. C’è tanto fare non ci fermiamo all’8 marzo. Il patriarcato esiste e sappiamo pure quali sono gli attacchi che ci vengono rivolti, gli stereotipi che vengono inventati per farci vivere con i sensi di colpa. Tutto questo per non farci guadagnare spazi e voglia di vivere».
