Fino a qualche anno fa, quando si parlava di disturbi del comportamento alimentare, si tendeva a pensare che riguardassero una specifica fetta di società: ragazze, magari adolescenti, o comunque donne. Una patologia che riguardava un genere specifico, con modalità quasi sempre intercettabili: rifiuto del cibo, tendenza all'autolesionismo, ossessione per la magrezza.<br /><br />Continua a leggere su: https://www.radioroma.it/author/roma-di-giorno/