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GDF CATANZARO E SCICO: SEQUESTRO DI PREVENZIONE PER CIRCA 2,7 MILIONI DI EURO DI 14 BENI IMMOBILI E UN’IMPRESA CON RELATIVO PATRIMONIO AZIENDALE A UN IMPRENDITORE CONNOTATO DA PERICOLOSITA’ QUALIFICATA INTRANEO ALLA COSCA DI 'NDRANGHETA “ARENA”. (07.06.25

2025-06-07 26 Dailymotion

https://www.pupia.tv - Nei giorni scorsi, militari del Servizio Centrale I.C.O. e del Comando Provinciale della Guardia <br />di Finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal Tribunale di <br />Catanzaro - Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura di <br />Catanzaro - Direzione Distrettuale Antimafia, con cui è stato disposto il sequestro di n. 13 unità <br />immobiliari, n. 1 appezzamento di terreno ed n. 1 ditta individuale, per un valore complessivo di <br />circa 2,7 milioni di euro, riconducibili ad un soggetto intraneo al gruppo mafioso “ARENA”, <br />rientrante nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità sociale qualificata”, come previsto <br />dal Decreto Legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di appartenere alle associazioni di cui <br />all'articolo 416-bis c.p..<br />Il soggetto destinatario del provvedimento ablativo è stato coinvolto nel procedimento penale <br />convenzionalmente denominato “Jonny”, che ha riguardato l’organizzazione mafiosa Arena<br />operante ad Isola Capo Rizzuto (KR) nel periodo compreso tra il 2002 ed il 2019, ed è stato <br />condannato, anche nel grado d’appello, per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa.<br />L’attività investigativa aveva ricostruito come le cosche crotonesi, in passato in conflitto tra loro, <br />fossero addivenute ad una “pax mafiosa” per spartirsi le ingenti somme di denaro pubblico <br />destinato all’accoglienza dei migranti attraverso le forniture, documentate anche con fatturazioni <br />di comodo, al Centro Accoglienza “Sant’Anna” di Isola di Capo Rizzuto (KR). Dalle indagini <br />compiute, peraltro, era emerso che il sodalizio aveva acquisito e mantenuto una “posizione <br />dominante” nel settore della raccolta delle scommesse on-line, esercitata con modalità totalmente <br />illecite, nonché del noleggio degli apparecchi per il gioco on-line.<br />Il provvedimento è stato adottato dal Tribunale Ordinario di Catanzaro, sulla base delle articolate <br />indagini economico - patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro –<br />D.D.A., eseguite dagli specialisti della Sezione Misure di Prevenzione - Gruppo Investigazione <br />Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Catanzaro e <br />del Servizio Centrale I.C.O., che hanno palesato un’evidente sproporzione tra il valore dei beni <br />nella disponibilità del proposto ed i redditi dichiarati e all’attività lavorativa.<br />Gli accertamenti dei Finanzieri avevano già condotto all’emissione di analoghi provvedimenti <br />ablativi, nei confronti di altri soggetti coinvolti nella medesima indagine, che hanno determinato <br />il sequestro di ulteriori beni del valore di circa 2 milioni di euro. <br />Il decreto di sequestro è stato disposto ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. n. 159/2011, in attesa del <br />contraddittorio che avrà luogo dinanzi al Tribunale Ordinario di Catanzaro – Sezione per <br />l’applicazione delle Misure di Prevenzione nel procedimento di prevenzione, volto alla verifica <br />della sussistenza dei presuppos

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