MILANO (ITALPRESS) – La chirurgia oncologica mini-invasiva è oggi uno degli approcci più evoluti e sicuri per il trattamento di diversi tumori dell’apparato digerente, genitale e urinario: viene eseguita principalmente con tecniche di laparoscopia o robotica, che permettono di intervenire con grande precisione attraverso piccole incisioni. Il principale vantaggio di queste tecniche è il minore impatto fisico ed emotivo sul paziente rispetto alla chirurgia tradizionale a cielo aperto. <br />“Non c’è una vera differenza nelle modalità di chirurgia mini-invasiva, che è entrata nel nostro mondo ormai da tanti anni: una delle caratteristiche principali è l’essere meno traumatica per l’organismo, riducendo la caduta delle difese immunitarie; per una malattia troppo estesa, con il coinvolgimento di tanti organi, non sempre la chirurgia mini-invasiva è in grado di fare un trattamento oncologico adeguato”, ha dichiarato Pierenrico Marchesa, primario di Oncologia medica presso l’ospedale Civico di Palermo, intervistato per Medicina Top, format tv dell'agenzia di stampa Italpress. <br />col3/gsl