Un gruppo di persone formato dal manager, il proprietario dell'albergo e alcuni paramedici, irrompono nella camera di Pink trovandolo in stato di incoscienza.<br /><br />Il proprietario dell'hotel non dimostra compassione per Pink, invece il suo manager insiste sul fatto che "È un artista", per farlo soccorrere il più rapidamente possibile.<br /><br />Dopo l'iniezione di un farmaco, mentre parte uno degli assoli di chitarra più belli nella storia della musica, i paramedici lo trascinano dentro la sua limousine, pronta per portarlo al concerto.<br /><br />Durante il viaggio Pink è vittima di allucinazioni che mostrano il suo corpo in putrefazione. <br />Questa mostruosa metamorfosi culmina con la trasformazione di Pink in un nazista..<br /><br />Il testo è stato scritto da Roger Waters ed è ispirato a un fatto realmente accaduto: <br /><br />Prima di un concerto a Philadelphia, nel 1977 durante “In the Flesh Tour” dei Pink Floyd, Waters, probabilmente a causa della tensione, si sentì male; i produttori non vollero rinviare il concerto e dopo l’iniezione di un sedativo, lo mandarono sul palco a suonare.<br /><br />Aveva nausea, vedeva sfuocato e sentiva le mani intorpidite. Waters raccontò:<br /><br />"Quelle sono state le due ore più lunghe della mia vita, cercare di fare uno spettacolo quando riesci a malapena a sollevare un braccio."<br /><br />——————————————————<br /><br />“The Wall” è un rock movie incentrato sulla storia di una rockstar fittizia di nome Pink (Bob Geldof) che, a causa di una serie di traumi infantili, arriva a costruirsi un "muro" mentale dietro al quale si isola.<br /><br />La morte del padre durante la seconda guerra mondiale, la madre iperprotettiva, la disumanizzante spersonalizzazione della scuola con insegnanti eccessivamente autoritari ed avvezzi alle punizioni corporali: Pink si chiude in se stesso con un muro psicologico invalicabile, che lo soffoca inesorabilmente, trascinandolo ai limiti della follia.
