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In che senso invecchiamo a “scatti”? Ecco quali sono i picchi dell’età e come rallentarli

2025-08-11 144 Dailymotion

L’invecchiamento non è un processo lento e lineare. Avviene a “scatti”, in momenti di accelerazione improvvisa che possiamo definire "picchi". Ti è mai sembrato di avere all’improvviso qualche ruga in più, un dolore articolare intenso che non avevi mai avuto o un hangover insolitamente pesante? Potresti essere nel bel mezzo di uno di questi picchi di invecchiamento. Il nostro corpo non invecchia tutto in una sola volta, ma attraverso un processo composto da vere e proprie “ondate” in cui il corpo si trasforma più velocemente del solito. Conoscere questi momenti permette di intervenire con strategie mirate, rallentando gli effetti del tempo e mantenendo un aspetto sano e vitale più a lungo. <br />[idgallery id="2590005" title="Invecchiamento biologico: perché è collegato ai cibi ultra-processati"] <br /> <br />Gli studi di Stanford e Nanyang Technological University: due grandi picchi per invecchiare <br />Nel 2024, un importante studio pubblicato su Nature Aging da ricercatori di Stanford e Nanyang Technological University ha seguito per anni 108 persone tra i 25 e i 75 anni, monitorandone i cambiamenti molecolari (RNA, proteine, microbiomi) e raccogliendo informazioni su sintomi quotidiani come hangover e dolori muscolari. I dati hanno rivelato due momenti chiave in cui l’invecchiamento accelera: a metà dei quarant’anni e a inizio sessanta. <br />[idarticle id="2611400,2478985" title="La verità sull'invecchiamento: a 50 anni la grande svolta,Longevità: come allenare il respiro per stare meglio e invecchiare in salute"] <br /> <br />Primo picco: a metà dei 40 anni <br />In questa fase si osservano cambiamenti significativi nella salute cardiovascolare e nel metabolismo, in particolare nella capacità di elaborare caffeina, alcol e lipidi. A livello estetico, la pelle e i muscoli iniziano a mostrare segni di invecchiamento più rapidi, come una perdita di tono e elasticità. <br /> <br />Secondo picco: a 60 anni (e qualcosa) <br />Questo momento riguarda un rallentamento delle funzioni renali, un metabolismo dei carboidrati meno efficiente e una regolazione del sistema immunitario più complessa. Anche qui si accelera l’invecchiamento di pelle e muscoli, con un peggioramento visibile della qualità della pelle e della tonicità muscolare. <br />[idgallery id="2308904" title="Longevità: perché invecchiare bene si decide prima della nascita"] <br /> <br />Quattro picchi secondo la dermatologa Shereene Idriss <br />La dermatologa Shereene Idriss, volto noto su YouTube con la sua serie “Pillow Talk Derm”, suggerisce che in realtà i picchi di invecchiamento sono almeno quattro, includendo anche la fine dei vent’anni e la fine dei trenta. Spiega che «invecchiare è inevitabile, ma possiamo farlo nel modo migliore possibile, curando sia il corpo sia la mente». Già intorno ai 25 anni la produzione di collagene inizia a diminuire dell’1% all’anno, causando linee sottili e perdita di elasticità. Inoltre, i volti si trasformano lentamente: diventano più lunghi e sottili a causa della perdita di volume nelle guance. Invecchiare è un processo naturale che non si può fermare, ma si può rallentare con una dieta sana e stabilità nel peso corporeo. <br />[idarticle id="2607821,2412030" title="Ellen Pompeo: come invecchiare con grazia (e un po’ di Morpheus8),Obiettivo invecchiare ''bene'': pratiche di bellezza e longevità"] <br /> <br />Come affrontare i segni del tempo sul viso, invecchiare con serenità <br />Nei primi due picchi, che si collocano tra la fine dei 20 anni e la fine dei 30, la perdita di collagene si traduce in linee sottili, rughe più evidenti e cedimenti cutanei come il “jowling” (rilassamento della mandibola). La dermatologa Idriss consiglia di affidarsi a trattamenti mirati come i retinoidi topici, utili per stimolare la produzione di collagene, e a tecniche come il microneedling, che favoriscono il rinnovamento della pelle senza danneggiarla. Inoltre, terapie rigenerative come il PRF (fibrina ricca di piastrine) e filler strategici possono aiutare a mantenere volume e tonicità del viso. <br />Al terzo picco, intorno ai 44 anni, si intensificano il cedimento cutaneo, le borse sotto gli occhi, la perdita di volume delle labbra e la comparsa di una texture “a carta velina”. In questa fase è fondamentale mantenere costanza nei trattamenti e integrare tecnologie come la radiofrequenza e cure per un’idratazione profonda, per contrastare efficacemente questi segni dell’età. <br />[idarticle id="2597272,2596492" title="Frangia, i modelli che ringiovaniscono il viso (e quali no),Idratanti viso: maschere e sieri e booster per l’estate"] <br /> <br />Gestire i cambiamenti dopo i 60 anni <br />L’ultimo picco dell’invecchiamento arriva in età più avanzata, intorno ai 60 anni, quando i cambiamenti diventano più evidenti e i trattamenti devono essere più mirati e intensi. Idriss sottolinea l’importanza di gestire le aspettative: non sempr...

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