L'equipaggio - veneto, guidato da Beppe Caccia - di Mediterranea racconta sui social un episodio di intimidazione da parte di militari libici che, armati sui gommoni, hanno circondato la nave salpata dall'Italia. "Vogliono avere campo libero per catturare e deportare uomini donne e bambini che tentano di salvarsi da lager torture e violenze di ogni tipo, e soprattutto non vogliono testimoni dei naufragi - denunciano gli attivisti -. Siamo qui anche per questo: documentare e raccontare che cosa è diventato il Mediterraneo e il diritto internazionale a furia di fare la guerra alle persone migranti. Non ci fanno paura. Mediterranea va avanti. La sua prima missione continua"
