È passato oltre un anno da Parigi 2024, ma il caso Imane Khelif tiene ancora banco nel mondo della boxe. Dopo l’oro olimpico nella capitale francese e 12 mesi di assenza dal ring, attorno alla campionessa algerina si rincorrono voci contrastanti: tra chi parla di addio definitivo, chi di pausa momentanea e chi, invece, la vede ancora impegnata a costruire la sua carriera. Sullo sfondo, le regole sui test di genere imposte dalla nuova federazione internazionale della boxe e un futuro sportivo che resta un enigma. <br /> <br />[idgallery id="2382619" title="Olimpiadi Parigi 2024: le foto più belle e le medaglie italiane"] <br />«Imane Khelif si è ritirata»: l’annuncio dell’ex manager <br />A lanciare il caso è stato l’ex manager Nasser Yesfah attraverso le pagine di Nice-Matin, sostenendo che Khelif avesse abbandonato il pugilato. «Non combatte più. Al momento ha smesso del tutto. Non ha nemmeno ricominciato, non pratica più la boxe. Dopo quello che è successo alle Olimpiadi...», ha dichiarato Yesfah, lasciando intendere uno stop che potrebbe trasformarsi in ritiro. E ancora: «In ogni caso, se dovesse diventare professionista, verrà sottoposta allo stesso tipo di test (di genere ndr)». <br /> <br />[idarticle id="2381679,2390826,2384704" title="La pugile Imane Khelif (definita erroneamente ''trans'') può sfidare l'italiana Angela Carini: è polemica,Imane Khelif/1: il suo caso strumentalizzato dalla politica,La pugile gay Cindy Ngamba vince la prima medaglia della storia del Team Rifugiati"] <br />La replica della campionessa di pugilato <br />La risposta non si è fatta attendere. Con un post su Facebook, Khelif ha preso le distanze dalle affermazioni dell’ex procuratore: «Yesfah non mi rappresenta più in alcun modo. Non ho mai annunciato il mio ritiro dalla boxe. Rimango impegnata nella mia carriera sportiva, mi alleno regolarmente e mantengo la mia forma fisica tra Algeria e Qatar in preparazione per i prossimi eventi». Una spiegazione dovrebbe spazzar via ogni dubbio: «Voglio chiarire al pubblico che le voci sul mio ritiro dalla boxe sono false». <br /> <br />[idgallery id="2597391" title="Stile boxe anche fuori dal ring. Le sneakers alte da donna più belle dell'estate 2025"] <br />Il nodo dei test di genere <br />Dopo Parigi, Imane Khelif non è più salita sul ring. Il suo rientro era previsto all’Eindhoven Box Cup, ma l’algerina è stata esclusa a causa delle nuove regole introdotte da World Boxing, la neonata federazione internazionale di pugilato dilettantistico, che richiedono a tutte le atlete test genetici obbligatori per rilevare la presenza del cromosoma Y tramite il gene SRY. <br /> <br />Una procedura che ricorda da vicino i casi già esplosi nell’atletica e che, secondo molti esperti, si basa su evidenze scientifiche fragili e rischia di penalizzare atlete con condizioni particolari come le differenze nello sviluppo sessuale. Per Khelif, negli anni, erano già circolate fake news e presunte indiscrezioni su test ormonali e cromosomici mai confermati, prontamente smentite dal CIO che si è schierato contro verifiche sommarie e discriminatorie. <br /> <br />[idarticle id="2383826,797457" title="Imane Khelif come Kim Novak? La questione dei cromosomi spiegata dall'endocrinologo,Boom di palestre femminili in Arabia Saudita: la libertà è anche un corso di boxe"] <br />La carriera nella boxe di Imane Khelif <br />Dalle origini in una famiglia poverissima di Tiaret, ai dieci chilometri percorsi ogni giorno per raggiungere la palestra, fino all’ascesa internazionale: quinta a Tokyo 2021, argento mondiale a Istanbul 2022 e infine oro a Parigi 2024, dopo il discusso match con Angela Carini. Eppure, da oltre un anno, Imane Khelif non combatte. Oggi dedica molto tempo a eventi mondani, copertine e sponsor. La sua parabola resta sospesa tra mito sportivo e polemiche regolamentari, in un equilibrio fragile tra gloria conquistata e sfide ancora tutte da chiarire.
