Un banale scontro in metropolitana tra un uomo e una donna si trasforma in una notte avventurosa dal finale inaspettato. Perché, come dice la protagonista di Sconosciuti per una notte nella clip in esclusiva che vi presentiamo qui sopra, «la felicità si misura dalle cose più piccole». Arriva al cinema il 28 agosto, distribuito da Wanted, il nuovo film diretto e interpretato da Alex Lutz. Che era stato presentato al Festival di Cannes 2023. <br />La trama di Sconosciuti per una notte <br />Una sera d’estate, due individui di mezza età Aymeric (Alex Lutz) e Nathalie (Karin Viard) si scontrano casualmente mentre entrambi stanno salendo sull’affollata metropolitana parigina. Nasce una animata discussione sotto lo sguardo divertito e stanco dei pendolari. Poco dopo scendono alla stessa fermata e la rabbia si trasforma in un classico colpo di fulmine. La scintilla della passione e dell’attrazione è così forte che i due sconosciuti decidono di trascorrere la serata insieme. <br /> <br />Vagando per le strade di Parigi passano da un fast food a una festa privata come imbucati. Man mano che passano le ore e si avvicina l’alba dal loro gioco di seduzione comincia a trasparire qualche strano segnale. Il finale della storia chiarirà la situazione, gettando una luce inaspettata sul loro amore… <br />Il tempo e le parole sono il senso del film per Alex Lutz <br />Per Alex Lutz, Sconosciuti per una notte rappresenta un'esplorazione profonda del tempo e delle relazioni umane attraverso le parole. Come spiega il regista, «è tutta una questione di tempo. Più che un tema, è qualcosa che amo. Per me, il tema del tempo, cosa ne facciamo, cosa perdiamo, cosa guadagniamo, è una fonte inesauribile di sceneggiature». Il film nasce da un'osservazione reale - una lite in metropolitana - e si trasforma in un gioco sofisticato tra un uomo e una donna che si (ri)scoprono. <br /> <br />Lutz vede nel progetto «una strana sorta di prova del nove», un gioco, tra i due. L'obiettivo è quello di «guarire, anche attraverso le parole, per imparare a parlarsi di nuovo, quando si ha la sensazione che sia già stato detto tutto». Il regista-attore trova in questo meccanismo narrativo un modo per affrontare «il corteggiamento e i codici del teatro di Marivaux in relazione alla coppia, creando un'opera che mescola caos e leggerezza per catturare l'essenza notturna di due persone che cercano di ridefinire la loro relazione». <br />La libertà del film secondo Karin Viard <br />Per Karin Viard, il film rappresenta un'opportunità unica di esplorare l'alterità tra uomini e donne attraverso un progetto collaborativo autentico. «Questo film è un riflesso dell'amicizia genuina e artistica che c'è tra me e Alex», spiega l'attrice. Sottolineando come il progetto nasca da una domanda fondamentale: «cos'è un uomo, cos'è una donna? Cosa significa incontrarsi e capirsi?». <br /> <br />Viard vede nel film un modo «per indagare il mistero di quando incontriamo qualcuno del sesso opposto, esplorando le differenze non solo di genere ma anche individuali». Per lei, la particolarità del progetto risiede nel fatto che «anche se recitiamo insieme, stranamente io e Alex non recitiamo davvero, creiamo un misto di recitazione e qualcos'altro». Ma è la libertà che ha intravisto nel progetto la molla che le ha fatto accettare la parte. «Il film mi ha dato una vera libertà, mi ha portato in un altro luogo, mi ha fatto vivere una nuova esperienza; è stato più che recitare. Questa esperienza è stato un allontanamento dai dettami del cinema tradizionale, che mi ha permesso di esplorare la mia creatività con libertà e audacia». <br /> <br />[amica-related]