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Bianca Balti: «Togliersi le ovaie non è facile. Siate gentili con le donne»

2025-08-26 205 Dailymotion

«Togliersi le ovaie non è una decisione facile, siate gentili con le donne. Il tumore mi ha cambiata», ha detto Bianca Balti, la top model che un anno fa ha scoperto di avere un cancro alle ovaie al terzo stadio. Dopo mesi di cure e chemioterapia, oggi è in remissione, ma il percorso è stato lungo e doloroso. Subito dopo la diagnosi, Bianca ha deciso di rendere pubblica la sua storia. Ha condiviso momenti difficili del percorso medico ed emotivo per sensibilizzare, informare e sostenere altre donne. Oggi è il volto di Ovaries. Talk About Them, una campagna che finanzia il primo test al mondo di rilevazione precoce del tumore alle ovaie tramite DNA attraverso la vendita di magliette. <br />[idgallery id="2035302" title="Tumore al seno: la scelta di Bianca Balti. L’esperta spiega i pro e contro"] <br /> <br />Bianca Balti e la scoperta della mutazione genetica <br />Nel video della campagna, Bianca racconta che tutto è iniziato molto prima. «Nell’estate del 2021 ho fatto una mammografia. Era tutto a posto, ma dopo avermi chiesto la mia storia familiare mi hanno sottoposto a un test genetico. Poche settimane dopo mi hanno comunicato che avevo una mutazione del gene BRCA1, che aumenta il rischio di cancro al seno e alle ovaie». Questo l’ha spinta a rimuovere preventivamente il seno, mentre per le ovaie ha deciso di aspettare. «Avevo programmato di rimuoverle, ma non lo avevo ancora fatto. E il cancro è arrivato prima». <br />[idarticle id="2573756,2541770" title="Bianca Balti: «Il farmaco che sto aspettando non è facoltativo, è salvavita»,Bianca Balti, la mutazione BRCA e l’intervento alle ovaie: l'intervista all'esperta"] <br /> <br />L’8 settembre che le ha cambiato la vita <br />La diagnosi è arrivata l’8 settembre 2024. «Sono andata al pronto soccorso per un dolore lancinante. Dopo un’ecografia, il tecnico è uscito dalla stanza preoccupato. Poi è arrivato un medico, bello come uno degli attori delle serie tv, e mi ha detto che avevo un cancro. Un vero disastro laggiù». La sua reazione? «Ho iniziato a piangere, non riuscivo a respirare. Continuavo a ripetere che ero stata stupida a non essermi tolta prima le ovaie». <br />[idgallery id="2538230" title="Linfedema dopo un tumore al seno: cosa fare e cosa evitare"] <br /> <br />Il senso di colpa di Bianca Balti e le critiche per aver aspettato <br />Bianca racconta di un pensiero che l’ha tormentata a lungo, alimentato dalle critiche, perfino da alcuni medici. «In tanti mi hanno detto che, se le avessi tolte subito, non mi sarebbe successo nulla. Ma oggi non voglio più sentirmi in colpa: è sminuente. Non puoi lasciare una donna sola nelle sue paure e giudicarla per una scelta così difficile». Un concetto che ribadisce con forza: «È importante che le donne sappiano cosa dovrebbero fare, ma bisogna essere gentili con loro. Non è una decisione facile». <br /> <br />[idarticle id="2614109,2584119" title="Tumore al seno: meno cicatrici e complicanze con la mastectomia mini-invasiva,Tumore al seno, rivoluzione terapeutica: con gli anticorpi coniugati si curano le forme più difficili"] <br /> <br />Il desiderio di maternità e la paura di sentirsi “a metà” <br />Cosa l’ha frenata? «Il desiderio di avere altri figli. Dopo Matilde, nata nel 2007, e Mia, nel 2015, non avevo escluso questa possibilità. E poi c’era la paura di sentirmi una donna a metà, senza quella parte di me così identitaria». Con un pizzico di ironia aggiunge: «Ho sempre odiato avere il ciclo ogni mese, e ora non sapete cosa darei per riaverlo». <br />[idgallery id="2541807" title="Mutazione BRCA e intervento alle ovaie: le cose da sapere"] <br /> <br />La remissione e la campagna Ovaries. Talk About Them <br />Dopo un anno di cure e numerosi cicli di chemioterapia, Bianca oggi è in remissione. «Il momento in cui sono stata così vicina alla morte che mi sono sentita così legata alla vita, quindi è come un dolceamaro: almeno ora conosco il valore di tutto, ma ho anche molta paura del futuro», racconta Balti. Guarda avanti con ottimismo e spera che la sua esperienza possa aiutare altre donne a informarsi, a non sentirsi sole e a non essere giudicate. «Il tumore mi ha cambiata», dice. «Ora voglio fare la mia parte, perché nessuna si senta più senza scelta o senza voce».

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