«Ecco a voi il mio scambio di lettere con il Capo dello Stato». Così ha esordito Emanuela Fanelli – scintillante in un abito argento metallizzato – sul palco della cerimonia d’apertura della 82ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Non bastava Toni Servillo nei panni del Presidente della Repubblica nel film La grazia di Paolo Sorrentino, la conduttrice del Festival voleva Sergio Mattarella: «Vorrei chiederle di partecipare al video per la Mostra di Venezia, potrei dirle che così sarebbe amatissimo ma lei già lo è, azzardare una rivalità con Scalfaro dicendo che lui l'avrebbe fatto ma non credo che funzionerebbe». Ecco cosa ha risposto il Presidente della Repubblica. <br />[idgallery id="2619782" title="Emanuela Fanelli: vita e carriera della madrina del Festival di Venezia 2025"] <br /> <br />La risposta di Mattarella a Emanuela Fanelli <br />«Cara signora Fanelli», così inizia la lettera del Capo dello Stato, letta dalla stessa conduttrice sul palco: «Premesso che non riesco a individuare parola di saluto più significativa di “caro”, la ringrazio per l’invito e per la sua simpatica e cortese lettera. Le confido di avere avvertito la sollecitazione a partecipare al Suo monologo, come spalla, ma ho pensato che il mondo dello spettacolo è composto di professionisti. Non ci si improvvisa attori, tanto meno alla mia età non esattamente giovanile». Una risposta che ha fatto sorridere la platea, confermando ancora una volta lo stile sobrio ma brillante del Presidente. <br />[idarticle id="2623116,2622764" title="Venezia 2025, trionfo di biondi fra i beauty look dell’inaugurazione,Glamour in Laguna. Da Cate Blanchett a Tilda Swinton, le star meglio vestite sul primo red carpet di Venezia 2025"] <br /> <br />Il cuore della lettera di Emanuela Fanelli: un omaggio al cinema e al suo potere <br />Dopo la parte ironica, la lettera di Mattarella ha ricordato l'importanza del cinema con parole giuste, sensibili e affettuose: «Il cinema è parte essenziale e irrinunziabile della cultura italiana; ne esprime, nel mondo, il genio; trasmette e consolida bellezza, speranza, valori. Il contributo del cinema è particolarmente prezioso in questo periodo, in cui il mondo manifesta sovente il bisogno di recuperare solidità culturale e senso di umana solidarietà». Parole che hanno dato il tono all’intera serata: una celebrazione non solo dell’arte, ma della sua capacità di creare legami, di unire, di consolare. <br />[idgallery id="2622753" title="Mostra del Cinema di Venezia 2025: i look delle star sul red carpet"] <br /> <br />Emanuela Fanelli e il monologo sull’empatia <br />«Nessun proclama politico dal palco», aveva promesso Fanelli. E così è stato. Ma il suo monologo è stato tutto fuorché superficiale:«Il cinema è una scuola di emozioni. Gioiamo per la felicità degli altri come se fosse nostra, soffriamo per i dolori degli altri come se fossero i nostri. Pensiamo se potessimo portare quell’empatia nelle nostre vite… Sarebbe più facile e meno ingiusto stare al mondo». Un invito alla sensibilità che, pur senza nominarle, ha evocato le grandi tragedie globali, dal conflitto in Medio Oriente alle ingiustizie sociali. La conduttrice non ha rinunciato a momenti di leggerezza, come la battuta che ha fatto esplodere la platea: «Se i film sono qui è perché non sono stati presi a Cannes». Un lampo di ironia che ha sciolto la tensione prima del primo grande applauso della Mostra: quello per La grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, accolto con entusiasmo dai giornalisti alla proiezione riservata. <br />[idarticle id="2595928,2622234" title="''La Grazia'' di Paolo Sorrentino è il film che aprirà la Mostra di Venezia 2025. La trama? Top Secret,Dove vedere la Cerimonia di apertura del Festival di Venezia 2025: conduttrice e ospiti"] <br /> <br />Il Leone d’Oro alla carriera a Werner Herzog: Coppola commosso <br />Poi, il momento più solenne: il Leone d’Oro alla carriera a Werner Herzog, consegnato dalle mani di Francis Ford Coppola. I due giganti del cinema si sono abbracciati a lungo, mentre il regista de Il Padrino pronunciava parole che resteranno nella memoria di questa edizione:«Non ho mai visto film come i suoi. Ha inventato categorie che ancora non hanno nome. È un’enciclopedia del cinema». Un tributo sentito a un autore che ha attraversato il tempo senza mai smettere di sperimentare, più di cinquant’anni dopo i suoi esordi. <br />[idgallery id="2461487" title="I 10 film più visti della storia del cinema"] <br /> <br />La magia di Venezia 82 è iniziata <br />Con una giuria internazionale guidata da Alexander Payne – affiancato da Maura Delpero, Stéphane Brizé, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof, Fernanda Torres e Zhao Tao – questa Mostra promette di essere un’edizione memorabile.Non solo per i film, ma per il messaggio che risuona dalla serata inaugurale: portare l’empatia dal grande schermo alla vita di tutti i giorni.