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Bruno Vespa su Emilio Fede: «Grandissimo inviato Rai, a Mediaset altra storia»

2025-09-03 15,347 Dailymotion

«Siamo stati amici per tantissimi anni, lui è stato un grande inviato e un grande rimpianto». Bruno Vespa arriva alla Mostra del Cinema di Venezia e ricorda Emilio Fede, scomparso martedì a Segrate a 94 anni. Sul suo modo di fare informazione, un po' criticato, afferma: «Io me lo ricordo con un grandissimo inviato negli anni ’60. In Rai. Poi a Mediaset, altra roba». Un giornalista si avventura in un «è rimasto solo lei direttore dei volti storici della Tv italiana...». «Spero di sopravvivere» risponde prontamente Vespa che chiosa: «Era una domanda a necrologio». All'Excelsior anche Gianni Letta: «Quando è arrivato a Mediaset lui era già una celebrità, era un uomo Rai e ha avuto successo in Rai. Poi le sue vicende umane gli avevano creato il primo intoppo e fu Berlusconi a salvarlo e a ripescarlo. Ha segnato anche la storia dell'informazione di Mediaset con quel suo carattere entusiastico, con l'amore alla professione che ha sempre portato e che se avesse continuato a coltivare forse si sarebbe risparmiato tanti guai». Letta risponde anche sul fatto che il suo TG4, lo diceva lo stesso Fede, spostasse un milione e mezzo di voti per la causa di Forza Italia ed è stato definito anche fazioso per questo. «Ho sempre avuto dei dubbi sul spostare masse di voto e soprattutto sulla possibilità di misurarle e quantificarle. Certo lui non nascondeva la sua faziosità tra virgolette, la sua devozione a Berlusconi ed era diventato un mito anche per questo. Forse aveva anche costruito il suo personaggio sul mito di Berlusconi e quindi era un vantaggio reciproco, un do ut des, un dare avere, sul quale ha campato e ha costruito la sua fama negli ultimi anni. Se con lui se ne va anche un pezzo del berlusconismo? Berlusconi ha lasciato una traccia più profonda».Infine, arriva il governatore del Veneto Luca Zaia. «Ricordiamoci che Emilio Fede, che ho conosciuto, è stato antisignano, è stato quello che ha dato anche una nuova forma di comunicazione e informazione. Ci ha fatto vedere la prima guerra in diretta, la Desert Storm, il bombardamento su Bagdad, la contraerea irachena. Fu il primo a farne una diretta, erano gli anni di Gabriele Simoni, di Peter Arnett, che trasmetteva con la parabola per la Cnn. Non è che ho studiato, l'ho scritto anche nel mio libro».

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