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Viaggio a Lisbona: 12 esperienze da non perdere

2025-09-04 9 Dailymotion

Lisbona, con i suoi tetti arancioni, con il fiume Tago che la abbraccia e che è difficile distinguere dall’oceano, con i suoi Pastéis de Belém, con le note nostalgiche e malinconiche del suo fado (patrimonio mondiale dell’umanità), con i suoi murales e i suoi musei all’avanguardia. Lisbona è una città che non si dimentica facilmente, resta nel cuore e ogni volta che si torna da lei si scopre qualcosa di nuovo e di magico. È una città viva, in continua evoluzione. Ecco dodici esperienze da non perdere se state pensando di godervi la capitale portoghese per qualche giorno. <br /> <br />[caption id="attachment_2452156" align="aligncenter" width="1024"] Ponte 25 de Abril a Lisbona (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption] <br /> <br />[idarticle id="2325887" title="''E Lisbona sfavillava'' in 7 tappe: dove andare per ammirare la luce unica della capitale portoghese"] <br />1. Fare una crociera sul fiume Tago al tramonto <br />È il modo più suggestivo per avere un colpo d’occhio globale della città. Con una vista bellissima sul ponte 25 de Abril, che ricorda molto il Golden Gate di San Francisco, e con il Cristo Rei che tanto ricorda il Cristo Redentore di Rio de Janeiro. Dalle acque si traccia distintamente il profilo di Lisbona e si vedono chiaramente i suoi punti di attrazione principali: dalle rovine del castello di São Jorge, incastonate sulla collina più alta del centro storico, alla Torre fortificata di São Vicente (più conosciuta come torre di Belém), patrimonio Unesco per il ruolo avuto nell'Era delle scoperte. È uno dei monumenti più rappresentativi di Lisbona ed emblema di una nazione vocata al mare e alla scoperta del mondo. <br /> <br />[caption id="attachment_2452158" align="aligncenter" width="1024"] Statua del Cristo Rei a Lisbona, vista da una crociera sul fiume Tago (foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption] <br />2. Assaggiare i famosi Pastéis de Belém, dolci tradizionali di Lisbona <br />Quella dei Pastéis de Belém è una storia antichissima. I Pastéis de Nata, con crema e pasta sfoglia, si trovano in tutto il Portogallo. Ma i Pastéis de Belém si trovano in una sola pasticceria, ed è quella dal nome omonimo, situata vicino al Monastero dei Jerónimos. La leggenda narra che all’inizio dell’XIX secolo a Belém, esisteva un’attività di raffinazione della canna da zucchero. Dopo la rivoluzione liberale del 1820, nel 1834 tutti i conventi e monasteri del Portogallo vennero chiusi. <br /> <br />[caption id="attachment_2452161" align="aligncenter" width="1024"] Pastéis de Belém nella pasticceria omonima di Lisbona (foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption] <br /> <br />Nel tentativo di sopravvivere, qualcuno del Monastero mise in vendita dei dolci in quella raffineria, da subito chiamata “Pastéis de Belém”. Nel 1837, negli stabilimenti annessi alla raffineria, iniziò la produzione dei “Pastéis de Belém”, secondo l'antica “ricetta segreta”, proveniente dal Monastero. Quell’antica ricetta del Monastero di Jerónimos rinasce quotidianamente nella loro “Oficina do Segredo”, utilizzando gli stessi processi artigianali. <br />3. Scoprire i murales attraverso un tour in tuk-tuk <br />Grazie alla street art, Lisbona è un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui vengono raccontate la società, i suoi cambiamenti, le storture e l’anima pulsante della città. I murales si possono scoprire sicuramente girando a piedi. Un’altra concentrazione di opere si trova nella Lx Factory, riuscitissimo esempio di riqualificazione urbana all’interno dei capannoni della ex-Companhia de Fiação e Tecidos Lisbonense (fabbrica manifatturiera), dove Bordalo II ha realizzato una gigantesca ape realizzata con i rifiuti. <br /> <br />[caption id="attachment_2452170" align="aligncenter" width="1024"] Murales Peace Guard di Obey in omaggio alla Rivoluzione dei Garofani nel quartiere Graça (foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption] <br /> <br />I murales però si possono riscoprire anche attraverso un tour in tuk tuk, con guide appassionate che ne raccontano il significato e la storia. Una delle opere più importanti si trova ad esempio nel quartiere di Graça ed è opera dello street artist statunitense Obey, nome d’arte di Frank Shepard Fairey: “Peace Guard” è un omaggio alla Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile del 1974 e ritrae una donna con un garofano nella canna del fucile. Il nome di Revolução dos Cravos deriva dal gesto di una fioraia, Celeste Caeiro, che in una piazza di Lisbona offrì garofani ai soldati. I fiori vennero infilati nelle canne dei fucili, divenendo simbolo della rivoluzione contro la dittatura di António Salazar. <br />4. Degustare il vino liquoroso Carcavelos e visitare i giardini del marchese di Pombal <br />Il Palazzo del Marchese di Pombal o Palazzo del Conte di Oeiras é una tipica residenza del secolo XVIII che si trova nel centro storico di Oeiras. Si trova a circa 18 chilometri da Lisbona ed è una meraviglia per gli occhi...

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