Napoli, 1888. Felice Sciosciammocca è uno squattrinato con un passato da 'sciupafemmine', separato dalla moglie Bettina, che vive alla giornata lavorando come scrivano sotto i portici del Teatro San Carlo. Condivide l'abitazione con il figlio Peppeniello, la compagna Luisella, l'amico Pasquale, di professione fotografo ambulante, la moglie di quest'ultimo Concetta e la loro figlia Pupella. La vita grama delle due famiglie è scandita dalla cronica mancanza di cibo e soldi, che le espone alle pressanti richieste del padrone di casa, don Gioacchino, in credito di cinque pigioni mensili arretrate, e le costringe a dover dare in pegno indumenti e oggetti di vario genere per ottenere denaro in prestito. #totò #sophialoren #carlocroccolo