Dopo mesi di mistero e relative polemiche sulla data di consegna dei nuovi 38 convogli ferroviari che la giunta regionale di Nicola Zingaretti aveva commissionato nel 2018 con un bando di gara vinto quattro anni dopo dal gruppo Firema, l'ennesimo colpo scena: le istituzioni gettano la spugna e, di fronte all'assenza di notizie certe, stanno studiando soluzioni alternative a cominciare dalla possibilità di dirottare alle linee Roma Lido e Roma Viterbo alcuni treni destinati alla metropolitana di Roma.<br />Di fronte al rischio concreto che l'appalto possa saltare per inadempienza del fornitore, ora Regione e Campidoglio potrebbero allargare l'appalto già avviato con Hitachi commissionando altri 8 treni oltre a quelli già in fabbricazione per la metropolitana della capitale. La strategia è stata decisa nel corso di un tavolo istituzionale convocato pochi giorni fa e ora dovrebbe diventare operativa: "La notizia è stata anticipata con grande enfasi ma noi preferiamo restare con i piedi per terra - spiega Maurizio Messina, presidente del Comitato Pendolari della linea Roma Lido -. E' già capitato che agli annunci non siano seguiti fatti concreti e la situazione è diventata davvero grottesca".<br />Una vera e propria telenovela iniziata nel 2018 quando la giunta regionale guidata da Nicola Zingaretti dispone - e annuncia con grande enfasi, a pochi mesi dal voto - l'acquisto di 38 nuovi treni, di cui 20 per la Roma-Lido e 18 per la Roma Viterbo. Il bando viene assegnato nel 2022 al gruppo Firema, colosso ferroviario italiano oggi entrato nell'orbita del colosso indiano Titagarh. Ma da allora una serie di ritardi e disavventure hanno progressivamente alimentato le incertezze sulla reale possibilità dell'azienda di portare a termine l'imponente commessa: per ora solo due treni sono in fase avanzata di realizzazione mentre allo stabilimento campano di Firema i lavoratori sono in cassa integrazione.
